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Immagine del redattoreGaia De Pascale

Buon viaggio - Lettera a mio figlio

Te ne sei andato con i capelli corti di ieri Quando ti ho accompagnato dal barbiere che hai scoperto con i tuoi amici Quello che prende 10 euro per rasarti i lati E lasciarti davanti un buffo ciuffo Te ne sei andato con la maglietta nera che ti ha comprato la nonna E i pantaloni corti strappati che abbiamo preso da Bershka Il giorno che hai deciso che era ora di uscire dal guscio E riprenderti i tuoi 15 anni. Te ne sei andato di spalle ovviamente Ma ho davanti ai miei occhi i tuoi occhi Che sono sempre stati così grandi da farmi pensare Che un orizzonte solo non ti sarebbe mai bastato E anche se ovviamente non ho la foto di te che ti allontani Ti ho fatto abbastanza foto nella mia testa in questi anni Da poter mettere in fila i ricordi e sfogliarli all'indietro così veloce Da tornare a tenerti in una mano E poi in un colpo solo ritrovarti più alto di me. Te ne sei andato per la prima volta per quindici giorni E certo non arriverai all'altro capo del mondo Ma abbastanza lontano Da segnare un altro punto nella nostra storia E ricordati allora di lavarti i denti, di non tenere il portafogli nella tasca dietro, di chiamarmi una volta al giorno. Ricordati l'ombrello e ricordati Che qui sul mare la notte nel buio più assoluto Se guardi bene ancora si può intravedere in lontananza la luce di una lampara Ricordati che una luce basta E che anche del buio c'è bisogno Ricordati di correre sotto la pioggia ogni tanto Di disobbedire a qualche regola Ricordati di noi e poi ricordati di te E di quella promessa che sicuramente ti sarai fatto nel chiuso della tua stanza Inaccessibile a tutti Tranne che alla tua tristezza. Ricordati di ridere almeno dieci volte al giorno E poi lo sai che io sono pur sempre io E dunque devo ricordarti di ricordarti sempre 'che i fascisti sono cattivi' e che 'i numeri non finiscono mai...'.

Buon viaggio Edo

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